Regola Nona - il Piacere - Commento
Gli atti interessati da questa Regola, l'orgasmo della schiava, la masturbazione di sé e la cura del corpo del Signore, sono apparentemente privi di relazioni forti tra loro, ma in realtà condividono un tratto importante, che ne fa una classe naturale: si tratta degli unici casi in cui la schiava può raggiungere il piacere o dare piacere al suo Signore accedendo liberamente al proprio corpo o a Quello di Lui. In tutti gli altri casi, la schiava non può far uso del suo corpo, né di quello del suo Signore, al di là di quanto strettamente prescritto dalle Regole: nel caso del Servizio, la schiava deve limitarsi rigorosamente ai Genitali del suo Signore; nel caso del Possesso, è il Signore che accede al corpo della Sua schiava, che si limita a collaborare passivamente; e solo grazie a questa Regola - e se il Signore glielo concede - la schiava può raggiungere il godimento. Quello che unisce le pratiche prescritte dalla Regola Nona è quindi il Piacere.
La concessione del Piacere nel caso di un orgasmo può sembrare un paradosso, ma lo è solo apparentemente: da un lato, la schiava ha una - seppur limitata - possibilità di resistere a un orgasmo; ma, soprattutto, è importante che concepisca il piacere come un dono esclusivo del suo Signore, che non le appartiene come non le appartiene il suo corpo. Per questo è importante, all'interno dell'onestà complessiva che contraddistingue il rapporto Padrone-schiava, che la schiava confessi di non essere stata in grado di controllarsi nonostante l'ordine del suo Signore, sottomettendosi alla punizione - lieve, in questo caso - che Si degnerà di imporle.
In un crescendo di piacere, la possibilità di masturbarsi è un dono ancor più grande, che indica che il Signore - Che non lo concederà sempre - è soddisfatto dalla Sua schiava; la schiava non può sottrarsi a questo ordine: farlo implicherebbe una grave mancanza, e non raggiungere l'orgasmo dopo che il suo Signore glielo ha ordinato sarebbe pure una mancanza, seppur più lieve.
L'apice di questo climax è la possibilità di curare il Corpo del Signore: in questo caso, la schiava si libera completamente delle limitazioni imposte dalle altre Regole e - sia pure seguendo una direzione rigidamente stabilita - ha libero accesso al Corpo del suo Signore con tutte le parti del suo corpo: il dono sommo - e per forza di cose non frequentissimo - che il suo Signore possa farle.
Ogni incontro si conclude con il Congedo, che ripete la formula di Omaggio e - invertendo gli atti dell'Incontro - chiude simmetricamente la sessione.
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