Regola Settima - il Lavoro - Commento
I servizi non sessuali giocano un ruolo marginale in molti rapporti Padrone-schiava. Questo è sbagliato, perché - anche se il sesso occupa ovviamente un ruolo centrale - i servizi di questo tipo sono fondamentali per far acquisire alla schiava piena consapevolezza del suo ruolo. Nel corso di un servizio sessuale, la schiava dà e prova piacere, direttamente - nel corso della penetrazione - o indirettamente - in caso di servizio orale - attraverso il piacere che dà al suo Signore; svolgendo altri servizi, la schiava si abitua all'idea che il suo compito è servire il suo Signore a prescindere dal piacere sessuale che questo Gli dà e dà a lei: si abituerà a svincolare, per così dire, l'idea del servizio dall'idea del piacere.
Accanto a questo scopo, il servizio può avere una funzione di disciplina. La schiava è punita con la Disciplina vera e propria per le infrazioni alla Regole; ma il Signore può sentire il bisogno - deve sentirlo, se ha pieno controllo della Sua schiava - di correggere l'insufficiente umiltà con cui la schiava adempie ai suoi compiti: può percepire, ad esempio, che nell'abbandono al Servizio o al Possesso la schiava dimentichi - o non ricordi abbastanza - di non essere che una proprietà del suo Signore. Farle compiere servizi non sessuali accentua la componente servile del rapporto, spingendo la schiava a maturare la consapevolezza del suo ruolo; da questo punto di vista, possono essere particolarmente utili - seppure necessariamente sporadici - compiti particolarmente legati all'idea di servizio: ad esempio, lavare il pavimento - un compito che la schiava svolgerà con il solo straccio, in ginocchio - ha un ruolo simbolico particolarmente importante, perché associato psicologicamente alle idee di servizio domestico, di ruolo sociale inferiore.
Un altro elemento fondamentale nel ricordare alla schiava il suo ruolo è l'utilizzo che il suo Signore ne fa come tavolo: questo trasforma letteralmente la schiava in una cosa, un oggetto di cui il Signore si serve. Il vassoio sulla sua schiena, l'immobilità cui è costretta spingono la schiava a concentrarsi sulla sua natura di strumento al servizio del suo Signore, e hanno un ruolo educativo fondamentale.
Tutti questi lavori e servizi non implicano tuttavia forme di umiliazione: il Signore si propone di educare la Sua schiava alla sottomissione, non di umiliarla; quando lo farà, lo farà consapevolmente, per punirla (come sarà spiegato nella Regola dell'Umiliazione), e questo avverrà solo quando è assolutamente necessario. Per l'educazione, sono sufficienti il compito che la schiava deve svolgere, le posizioni che deve assumere, lo svincolamento del servizio dal piacere. Proprio per questo, se il Signore vorrà far partecipare la schiava di quel che sta bevendo o mangiando, lo farà naturalmente - senza gettare il cibo a terra o in una ciotola, ad esempio: questa è un'altra forma di Umiliazione - e la schiava, altrettanto naturalmente, Lo ringrazierà.
Commenti
Posta un commento