Regola Terza - la Disciplina
Quando il Signore deciderà di punire la Sua schiava, le spiegherà -
solo se lo riterrà utile per la sua educazione: il Signore ha pieno
diritto di punire la Sua proprietà quando e come crede - quali mancanze
Lo inducono a questa decisione e concluderà con l'ordine "Disciplina!"
Appena udito l'ordine, la schiava senza indugio si inginocchierà e -
se li indossa - si toglierà tutti gli indumenti, cominciando dalla
parte superiore (camicia e/o maglietta - se indossa un vestito intero
farà scendere la parte superiore - quindi reggiseno), poi quella
inferiore (gonna o parte inferiore di un vestito intero, quindi
perizoma: la schiava non indosserà mai altri tipi di biancheria intima,
come sarà spiegato in una regola successiva). Una volta nuda, si
piegherà verso il pavimento, poggiando la fronte a terra, allungherà le
mani in avanti incrociandole all'altezza dei polsi. Solleverà
leggermente i polsi per consentire al suo Signore di legarli, se lo
desidera, altrimenti - a un Suo cenno - li abbasserà a terra (e li
abbasserà comunque dopo essere stata legata).
A questo punto la schiava nuda pronuncerà la formula di
sottomissione alla disciplina: "la Sua schiava indegnamente implora il
perdono del suo Signore e umilmente si sottomette alla punizione che
deciderà di somministrarle".
Resterà quindi in ginocchio, con la schiena e le natiche ben esposti
alla vista del suo Signore. Il Signore prenderà lo strumento prescelto
per la disciplina della Sua schiava (frusta, cinghia o altro) e lo
getterà davanti alla sua testa, fra le braccia. La schiava ringrazierà
umilmente, lo prenderà tra i denti e - sollevata leggermente la testa,
con lo sguardo rivolto verso il basso - lo porgerà al suo Signore. Dopo
che il suo Signore avrà preso lo strumento della disciplina, la schiava
sfiorerà con le labbra la Sua Mano destra.
Il Signore annuncerà alla Sua schiava il numero di colpi che
somministrerà alla Sua schiava, che ringrazierà umilmente. Poi il
Signore comincerà a colpire - a Sua discrezione - il corpo della Sua
schiava, che dopo ogni colpo pronuncerà la formula "Uno [due, tre...],
grazie, mio Signore." Al termine della punizione la schiava attenderà
che il Suo signore la liberi - se legata - e che prenda posto sul Suo
seggio.
Allora la schiava si avvicinerà al suo Signore strisciando a terra, e
pronuncerà quindi la formula di ringraziamento per la disciplina:
“Indegnamente la Sua umile schiava ringrazia il suo Signore per il tempo che ha impiegato per la sua educazione.”
Quindi sfiorerà con le labbra il Piede sinistro del suo Signore, poi il destro e tornerà con la fronte sul pavimento.
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